Primi Anni

Biancamaria Acito

A CURA DI Biancamaria Acito 
psicologa dello sviluppo e perinatale

Riceve su appuntamento a Parma e a Langhirano, ma anche on line (tramite su skipe). Se necessario, si effettuano anche visite a domicilio.
Per informazioni e appuntamenti, scrivere a finalmentenanna@gmail.com, oppure telefonare al numero 3755008355 oppure inviare un messaggio alla pagina facebook 

Servizio di consulenza individuale e di coppia rivolto a donne in gravidanza, futuri papà, neo-genitori, nonni e altri familiari, figure educative e sanitarie, sui temi della psicologia perinatale, dal pre-concepimento ai primi anni di vita.

Destinatari

Donne in gravidanza, futuri papà, neo-genitori, nonni e altri familiari, figure educative e sanitarie.

Ambiti di intervento

Dubbi e ansie in gravidanza e nel post – parto; relazione genitori – bambino; paure e altre emozioni dei bambini; gestione dei capricci; gestione eventi critici (inserimenti a nido e materna; nascita fratellini; rientro al lavoro; separazioni; lutti; ecc).

Particolare attenzione è rivolta ai problemi di sonno (link a pagina sonno, che devo fare), in collaborazione con un gruppo di psicologi di varie parti di Italia afferenti al sito  www.sonnobambino.it e alla pagina facebook Il sonno del bambino e del neonato.

Su richiesta, si organizzano incontri di gruppo rivolti a genitori e altre figure coinvolte a vario titoli nei primi anni di vita dei bambini, su varie tematiche connesse (paure, capricci, sonno, ecc.), ad esempio presso tagesmutter e piccoli gruppi educativi.

Perché un servizio di consulenza sui PRIMI ANNI DI VITA?

Il servizio è nato dalla consapevolezza che fare i genitori non è certo un “mestiere” facile.

Lo sosteneva già il padre della teoria dell’attaccamento J. Bowlby nel 1988:

“Occuparsi di un neonato o di un bambino che fa i primi passi è un lavoro che impegna ventiquattrore al giorno per sette giorni alla settimana, e che spesso crea molte preoccupazioni… non è un lavoro per una persona singola…..Nella maggior parte delle società di tutto il mondo questi fatti sono dati per scontati e la società si è organizzata di conseguenza. Paradossalmente ci sono volute le società più ricche del mondo per ignorare questi fatti fondamentali”.

Bowlby denuncia il fatto che nelle società occidentali “I genitori dei bambini piccoli vengono abbandonati a se stessi, in una cronica insufficienza d’aiuto”: si riferisce all’Inghilterra degli anni ‘80, ma penso che la situazione italiana attuale non si discosti troppo da questo quadro. Ho vissuto personalmente due gravidanze e due post parto e lavoro da diversi anni nell’ambito della psicologia perinatale nel territorio della provincia di Parma, ma faccio anche consulenze on-line, perciò mi confronto abitualmente con genitori di ogni parte di Italia e, al di là di alcune differenze regionali, questo aspetto è presente un po’ ovunque.

Il contesto storico-culturale in cui viviamo, purtroppo, è caratterizzato da un diffuso isolamento delle neo-famiglie e dalla carenza di riferimenti stabili. In società diverse dalla nostra il periodo del post-parto è più tutelato: nelle isole giapponesi dell’arcipelago di Goto, ad esempio, una neo-mamma resta a letto ad allattare il suo bambino per un intero mese dopo il parto, mentre le altre figure femminili (nonne, zie e altre parenti) si occupano di tutto il resto!

Credo che si stia cominciando solo ora a dare maggiormente attenzione al difficile periodo dei primi anni dopo la nascita (soprattutto del primo figlio, ma con il secondogenito arrivano altri problemi) e all’aspetto dell’educazione alla maternità e alla paternità già in gravidanza, ma c’è ancora molto lavoro da fare per cambiare realmente la prospettiva da cui si prende in considerazione l’importantissimo ambito della genitorialità.

Il servizio di consulenza PRIMI ANNI è volto a rispondere a questo bisogno di supporto da parte di futuri e neo-genitori (e di altre figure a vario titolo coinvolte nei primi anni di vita di un bambino) e questo non perché i neo-genitori di oggi non siano in grado di far fronte alle esigenze dei propri figli; al contrario, è presente un’attenzione sempre maggiore nei loro confronti unita al desiderio di crescerli al meglio.

Penso che ciascun genitore possa essere in grado di riconoscere cosa è meglio per il proprio bambino, ma quello di cui potrebbe aver comunque bisogno, soprattutto in occasione di momenti critici come la nascita del primo figlio oppure l’inserimento al nido (per fare degli esempi) è un sostegno specifico per acquisire fiducia e far emergere le proprie competenze.

Sempre citando Bowlby (1988), infatti, essere genitori è una gioia ma anche una considerevole responsabilità:

“Fare il genitore con successo è una chiave di volta per la salute mentale delle nuove generazioni”.

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