“Ho delle capacità che i miei compagni non hanno, ho una memoria fotografica che fa spavento…prendere atto di quello che si è, è una liberazione, non una condanna”
Così parla Emilio nel video La caratteristica di Emilio.
Emilio è un ragazzo torinese con dislessia, che ha avuto la diagnosi tardi, alle scuole superiori, quando non è più riuscito a cavarsela da solo con le strategie compensative che ha messo in atto fino ad allora in modo del tutto spontaneo.
Purtroppo succede…e succede più spesso ai ragazzi particolarmente intelligenti, che riescono a compensare naturalmente alcune difficoltà nella letto-scrittura e nello studio.
Chiaramente andando avanti nel percorso scolastico le materie aumentano, le richieste della scuola anche…ed è molto più difficile fare a meno di strumenti compensativi informatici e di misure dispensative.
Tra l’altro una diagnosi tardiva è spesso più difficile da accettare, ma come dice Emilio può essere una liberazione: “Capisci che non sei stupido, ma questo in fondo lo sapevi già”.
Però il fatto che lo riconoscano anche gli altri è decisamente d’aiuto nell’affrontare le difficoltà quotidiane.
Il video La caratteristica di Emilio è stato realizzato nell’ambito del Progetto #Noproblem DSA della Regione Piemonte.
Lo condividiamo per aiutare altri ragazzi con DSA a non scoraggiarsi di fronte alla difficoltà ma piuttosto a sfruttare al meglio le proprie potenzialità…la propria “caratteristica”.
I corsi estivi Metodiamoci sono volti proprio a supportare i ragazzi con DSA ad imparare ad utilizzare gli strumenti compensativi.
Si è scelto di fare percorsi di gruppo per aiutarli a considerare la propria diversità come una ricchezza da far fruttare, ad esempio utilizzando metodi di studio più adatti alle proprie abilità di apprendimento: non è detto, infatti, che per tutti sia efficace il metodo tradizionale, che consiste nel leggere e ripetere ad alta voce.
Questo può funzionare per chi ha una buona memoria verbale: chi, invece, è più carente a livello verbale, ma è più dotato nella memoria visiva, come Emilio, studierà con più risultati utilizzando schemi o mappe.
L’importante è esserne consapevoli per non rischiare di perdere tempo e risorse studiando nel modo sbagliato!
Nei corsi metodiamoci aiutiamo i ragazzi a fare un lavoro metacognitivo (usiamo anche questionari specifici) rispetto alle proprie abilità di apprendimento e di memoria, in modo da partire da queste per individuare il metodo di studio più efficace.
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