La discalculia e le difficoltà di apprendimento della matematica

La discalculia e le difficoltà di apprendimento della matematica

Cos’è l’intelligenza numerica? E’ vero che ce l’hanno tutti? Come si può sviluppare? E cos’è la discalculia?

Proviamo a rispondere ad alcune di queste domande con l’aiuto di brevi video sull’argomento che potete trovare sul nostro canale youtube!

LA DISCALCULIA E LE DIFFICOLTÀ NELL’APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA   

discalculia

L’intelligenza numerica è un’abilità presente nell’essere umano fin dalla nascita e influenza il nostro modo di interpretare gli stimoli della realtà che ci circonda.

L’uomo possiede un “cervello matematico” che gli consente di vedere la numerosità in maniera innata allo stesso modo in cui riesce a percepire le forme ed i colori.

La capacità di gestire ed utilizzare questo tipo di informazioni diventa fondamentale per adattarsi in maniera efficace all’ambiente in cui viviamo (Brian Butterworth 1999, 2005).

Già dalla nascita il nostro cervello è predisposto per elaborare l’informazione di tipo numerico, probabilmente perché questa abilità ha portato dei vantaggi dal punto di vista evolutivo: i nostri antenati hanno fatto scelte vincenti anche basandosi su informazioni numeriche!

Guarda il video sull’intelligenza numerica

L’acquisizione dei principi del conteggio, invece, non è un’attività innata, ma una capacità mediata dalla cultura e dal contesto di appartenenza. Padroneggiare l’abilità del conteggio necessita, dunque, di una serie di conoscenze e apprendimenti complessi che richiedono tempo per essere acquisiti correttamente. Esistono una serie di errori comuni nelle fasi di apprendimento del calcolo, che nel caso dei bambini con DSA/Discalculia possono persistere nel tempo.

La discalculia evolutiva è un disturbo che coinvolge l’elaborazione numerica ed il calcolo ed è quello meno conosciuto tra i DSA.

Le aree coinvolte riguardano: il processamento numerico (la scrittura e la lettura di numeri, il confronto e l’ordinamento numerico), il recupero dei fatti aritmetici  (l’abilità di svolgere calcoli in automatico) e le conoscenze procedurali  (l’applicazione degli algoritmi nelle operazioni).

In circa il 60% dei casi la discalculia è associata alla dislessia, ma essa si presenta anche da sola ed il suo riconoscimento è spesso difficoltoso nel primo ciclo delle scuole elementari. Le difficoltà emergono invece con più evidenza quando i bambini, in terza elementare, devono utilizzare in modo rapido ed efficiente i numeri per eseguire calcoli e risolvere problemi. questionkid

Focalizzare la nostra attenzione sull’analisi degli errori fatti dai bambini permette di comprendere quale sistema di calcolo possa essere carente e, di conseguenza, impostare strategie utili di lavoro. Tipicamente, gli errori commessi dai bambini e ragazzi con discalculia coinvolgono diverse capacità, come quelle linguistiche, percettive, attentive e matematiche.

Si possono riscontrare con frequenza:

  • Difficoltà nel manipolare materiale per quantificare e stabilire relazioni;
  • Difficoltà nella denominazione, lettura e scrittura dei simboli matematici;
  • Difficoltà a svolgere operazioni matematiche;
  • Difficoltà nel cogliere nessi e relazioni matematiche;
  • Difficoltà nel problem solving;
  • Difficoltà nel leggere e scrivere numeri complessi (quelli che contengono lo zero) o lunghi (come quelli composti da molte cifre);
  • Difficoltà nell’esecuzione delle quattro operazioni scritte, dovuta al mancato rispetto delle regole procedurali degli algoritmi;
  • Difficoltà nel memorizzare la maggior parte delle tabelline;
  • Difficoltà in compiti relativi all’automatizzazione delle procedure di conteggio (es. contare a salti o contare all’indietro)
  • errori nell’applicazione di strategie e di procedure: per esempio di quelle procedure e strategie primitive che consentono il calcolo veloce (es: proprietà commutativa), ma anche le procedure degli algoritmi delle operazioni (es: moltiplicazione di 3 cifre per 2 cifre che prevede in sequenza le moltiplicazioni e poi la somma);
  • errori nel recupero di fatti aritmetici: il “magazzino dei fatti aritmetici” risulta difettoso, quindi, oltre ad una difficoltà ed una lentezza nel recupero dei risultati, si possono anche verificare errori (es: 5×5=10);
  • difficoltà visuo-spaziali: la difficoltà di discriminazione sinistra-destra e di orientamento possono influire sulla lettura, sulla scrittura di numeri (es: 51 è letto “quindici”) e sull’incolonnamento delle operazioni. Altri problemi possono nascere dalla confusione tra i diversi simboli come “+” e “x”.

Guarda il video sugli errori che i bambini con discalculia commettono

La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico, che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate».

La didattica della matematica con alunni discalculici dovrebbe adottare delle strategie di insegnamento basate su:

  • una comprensione ragionata e non mnemonica dei fatti matematici. La quantità o la ripetitività di un esercizio non serve molto ai fini dell’apprendimento quanto comprenderlo e farlo proprio.
  • la ricerca di strategie per rendere meno astratto possibile l’apprendimento attraverso esempi concreti e materiali, attraverso l’uso di oggetti che si possono vedere e manipolare.
  • coinvolgimento attivo dello studente discalculico grazie alla stimolazione del ragionamento, che può avvenire attraverso la ricerca di strategie e soluzioni alternative ad un problema e/o provando ad esaminarlo da più punti di vista;
  • utilizzo di un linguaggio il più semplice e trasparente possibile.

matematicaMente

La discalculia può risultare per certi aspetti disabilitante: i ragazzi che presentano questa caratteristica sono circondati da numeri che non capiscono, per cui talvolta possono avere difficoltà anche nello svolgimento di semplici attività quotidiane (come usare il denaro, padroneggiare i quantificatori di tempo e spazio), che implicano una competenza numerica.

Guarda il video sull’incidenza delle difficoltà di calcolo tra gli studenti

Dal momento che la matematica è presente nei programmi di ogni ordine e grado di scuola, oltre che nelle situazioni di vita quotidiana, sarebbe auspicabile aiutare gli alunni discalculici a recuperare le abilità matematiche di base che risultano fondamentali per l’adattamento ai loro contesti di vita. Le difficoltà nel calcolo, inoltre, possono minare, a vari livelli, l’autostima dei ragazzi; per tale ragione risulta importante valorizzare i risultati positivi ottenuti in tutte quelle aree della matematica (geometria,  probabilità, statistica) per quanto non essenzialmente aritmetiche.

 Anna BeccariMartina Provenzi

 

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